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Milano, zone rosse aumentano e vengono prorogate fino al 30 settembre

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A quelle già esistenti vanno ora ad aggiungersi le aree di via Padova, Colonne di San Lorenzo e quartiere dei Fiori nel Comune di Rozzano. In queste zone, persone pericolose per la sicurezza pubblica e con precedenti per reati contro la persone, danneggiamento e armi, possono essere sottoposte a un provvedimento di "allontanamento"

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A Milano nascono tre nuove zone rosse e quelle già esistenti vengono prorogate di sei mesi, fino al 30 settembre. Questo quanto deciso nella riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza presieduta dal Prefetto Claudio Sgaraglia. In queste aree, persone pericolose per la sicurezza pubblica e con precedenti per reati contro la persone, danneggiamento e armi, possono essere sottoposte a un provvedimento di "allontanamento".


Le zone rosse di Milano

Sono cinque le zone rosse in vigore dallo scorso 30 dicembre. Si tratta delle aree intorno alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, e delle zone adiacenti a piazza del Duomo, alla Darsena e ai Navigli.  A queste vanno ora ad aggiungersi le aree di via Padova, Colonne di San Lorenzo e quartiere dei Fiori nel Comune di Rozzano. 

I controlli nei primi tre mesi

Durante l’incontro del comitato per l'ordine e la sicurezza sono stati analizzati i risultati dei controlli effettuati dalle forze di polizia a partire dall'entrata in vigore dell’ordinanza sulle zone rosse, i quali hanno portato complessivamente all’identificazione di 132.742 persone. Sono stati emessi 1.313 ordini di allontanamento, di cui 377 per reati in materia di stupefacenti, 308 per reati contro la persona e 480 per reati contro il patrimonio. "La proroga e l’estensione dell’ordinanza rispondono alla necessità di garantire ai cittadini migliori condizioni di sicurezza, rafforzandone la reale percezione e contrastando con maggiore efficacia le condotte criminose", sottolinea la Prefettura. 

 

Aumentato il presidio di sicurezza in via Padova

Nella zona di via Padova già dallo scorso 10 marzo - come stabilito nella riunione in prefettura a cui ha partecipato anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - è stato rafforzato il presidio di sicurezza, con l'impiego di presidi mobili delle forze di polizia e squadre di intervento territoriale, soprattutto di sera e di notte. Da allora, in poco più di due settimane, i servizi svolti nella zona hanno portato all'identificazione di 3.176 persone, al controllo di 486 veicoli, all’arresto di tre persone, alla denuncia di altre 33 e all’adozione di sette provvedimenti di espulsione. Sono stati controllati anche dieci esercizi pubblici ed è stato adottato un provvedimento di sospensione della licenza da parte del questore.  "Considerati i notevoli risultati conseguiti - fa sapere la Prefettura - si procederà a individuare ulteriori aree cittadine in cui svolgere analoghi servizi".

 

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